Lasciate ogni speranza o voi ch'entrate

ta da dan, musica tetra. No seriamente, c'è qualcosa di macabro nel voler raccontare le proprie avventure dietesche...Restate in ascolto!

martedì 2 novembre 2010

Solitudine da dieta

Non c'è niente di più triste che guardare un film romantico da soli, sotto il piumone, con un sacchettino da freezer pieno di carote a rondelle e le mascelle che mi dolgono per il gran masticare... Essere a dieta è un suicidio sociale.

venerdì 29 ottobre 2010

Questione d'altezza...

Peso d'inizio 97,3 kg peso attuale 94 kg (e tanto nervosismo)


L'altezza è una cosa importante. Mica solo quando sei a dieta, sempre. Quando compri un paio di scarpe, quando sistemi le padelle in cucina (le mie attualmente sono nello scaffale alto, quello che più alto non si può, quello che ci arrivano solo Dio o la mia coinquilina in piedi su una sedia, così mi dimentico delle gioie della vita che mi sono proibite)persino quando ti scegli le amiche(io ad esempio mi ritrovo ad andare in giro con due stangone magre, spesso in tacchi dodici, e passo i miei sabati sera ad essere scambiata o per posacenere o per puffo di passaggio) 
Nella vita puoi essere fisicamente paragonabile ad un armadio, una scopa, una botte da vino, un tavolino da caffè, potrai fare la venditrice di prodotti Avon o la supermodella, è già scritto nel tuo Dna alla voce "allungamento" e non è una cosa che potrai mai cambiare. Insomma l'altezza è fondamentale, a maggior ragione se sei a dieta. Tutto infatti inizia con le misurazioni di rito, e togliti i vestiti, e togliti le scarpe, e togliti le calze e appoggiati al metro. Occhidarana, la mia dietologa, si accinge quindi a misurarmi. "1.61" dice sbrigativa e lo scrive su un cartoncino. "Ma come 1.61? Sono sicurissima di essere più alta" provo a replicare. Ok, lei è alta, è magra, è una nutrizionista specializzata, è carina(occhi da rana e costole sporgenti a parte) ma non devo farmi mettere in soggezione! Pugno di ferro ci vuole! "Impossibile" risponde lapidaria. "Guardi, c'è scritto pure sulla carta d'identità, 1.62, è tutta la vita che misuro 1.62, non mi posso sbagliare. Lo chieda a tutti, le risponderanno che sono alta 1.62, così come il sole è giallo, il mare e blu, e le banane sono un frutto proibito anche nella dieta più permissiva" Inarca un sopracciglio perfettamente depilato, sbatte le ciglia e corregge. "Come vuole lei, 1.62" Sospiro di soddisfazione. La pancia si rilassa.

"Adesso ci pesiamo" dice giuliva mal celando un ghigno vittorioso.
-TERRORE PURO- Tremo impercettibilmente. Questa è una battaglia che non posso vincere. Compio il passo decisivo fino al patibolo, una bilancia hi-tec tutta rifinita di vetro lucidissimo, uno spettacolo, se sei il tipo che si emoziona per le bilance(io personalmente le distruggerei tutte a colpi di machete) Tac, 97 Chili e 300 grammi, e vai con percentuale di acqua, percentuale di grasso, percentuale di muscoli, massa grassa, massa magra, ossa, sangue, denti, capelli, peli(che tra parentesi saranno almeno 300 grammi in più dato che non mi depilo da una decade)e un milione di numeri insensati e di sguardi di compatimento da parte di Occhidarana. "Meno male che siamo arrivati in tempo!" mi conforta.
In tempo per cosa? Prima che esplodessi? Prima che mi affondasse il collo nella massa grassa? Prima che i chili in più dovuti alla ritenzione idrica mi facessero scoppiare i reni?
Solo quando sono a casa controllo il foglietto con tutti i numeri della mia grossezza, uno dopo l'altro, elencati con precisione maniacale dalla cara Occhidarana su un foglietto souvenir. E sussulto.
In cima a tutto, a farsi beffe di me, c'è scritto nero su bianco a caratteri cubitali:  Altezza= 1,60 cm.  

Ma mi prendi per il culo???

mercoledì 27 ottobre 2010

Cominciamo...

Peso di inizio 97,3 Kg, peso ad oggi 94 Kg

Essere siciliani ed essere a dieta è un controsenso folle. Come un nero che fa parte del Ku Klux Clan, come un'attivista Peta che ogni mattina poggia i piedi su uno scendiletto di puro ermellino, come un cactus nella tundra...Noi siciliani siamo nati per mangiare. Non. C'è. Via. Di. Scampo. E poi abbiamo un concetto tutto nostro dell'alimentazione, molto particolare. Basti pensare che quando vado a cena fuori con mia zia, sistematicamente mi chiede: "vuoi una pizza, o vuoi mangiare?" La pizza, questo strano alimento extracomunitario, non è cibo, secondo lei. Mia madre ha una versione più evoluta e tragica. "Che hai mangiato?"  -chiede sistematicamente-  E io: "pizza"- "Matri*! Digiuna sei rimasta!"
Siamo la patria dei modi più grassi possibili di mangiare interiora di animale, dei dolci più buoni d'Italia, dei fritti unti e bisunti, della pasta al forno in due versioni: quella "leggera" che prevede ragù, piselli, besciamella, formaggio in pezzi, parmigiano e pane grattuggiato, e quella "vastasa" che include tutti i precedenti più uova sode, melenzane fritte, prosciutto cotto e varie ed eventuali che stanno alla fantasia della cuoca. Suddetta pasta al forno, viene spesso portata e consumata sulla spiaggia.
Vi renderete conto che, come ho già detto, essere siciliani ed essere a dieta è un controsenso, è un'infrazione civica, è un percorso di difficoltà disumana, è una continua avventura, un accanirsi contro la propria natura, un costante mettere a repentaglio la propria incolumità...




che sarà mai direte voi?(e la mia dietologa) Devi solo cancellare i grassi e mangiare un pò di verdura!




Ma se a me la verdura fa venire il prurito, che posso farci?!?



*: Matri, interiezione sicula ad indicare la "Madre" per eccellenza.